Fascite plantare: trattamento fisioterapico e osteopatico

Fascite plantare in fisioterapia e osteopatia

Per fascite plantare, si intende un insieme di sintomi a prevalenza dolorosa che coinvolge la fascia plantare. Fra le cause che comportano dolore alla base del calcagno è la più diffusa.

Cause

Le cause sono molteplici, quasi sempre da sovraccarico posturale o sportivo, ma l’eziopatogenesi comprende anche attività professionali con gesti ripetitivi, utilizzo di calzature scorrette e traumi. Sicuramente il soggetto sportivo rappresenta la maggior casistica, specialmente gli sport di endurance (maratona, trail, triathlon) e gli sport da salto (pallavolo, atletica leggera).

In questi casi quattro fattori sono determinanti:

  • Dismetria (asimmetria su base posturale) Arti Inferiori
  • Cambio improvviso nella programmazione dell’allenamento
  • Utilizzo di calzature inadeguate o eccessivamente usurate
  • Fondi o percorsi troppo duri

Trattamento

Come Fisioterapista, il trattamento è rivolto a diminuire la flogosi e di conseguenza il dolore.
In fase acuta (prime tre settimane) è importante porre l’accento sul riposo, applicazione di ghiaccio e stretching della fascia plantare.

Si procederà già in questa fase a trattamenti con Tecar per drenare edema, qualora presente, e stimolare il tessuto connettivo della giunzione mio-tendinea e del legamento arcuato. In fase sub-acuta o cronica il trattamento sarà più profondo con manipolazione fasciale metodo Stecco e applicazioni di laserterapia ad alta potenza.

Come Osteopata, invece, il trattamento è rivolto a rimediare a cause posturali discendenti (se la partenza della asimmetria fosse masticatoria, cranica o cervicale) oppure ascendenti (se la partenza fosse pelvica o, ancora più distale, dal piede).

A tal proposito si interviene con mobilizzazioni del segmento corporeo identificato come causa primaria per ristabilire il corretto assetto corporeo.
Volendo ridurre al massimo e a titolo esemplificativo nella mia pratica quotidiana: se la problematica posturale fosse cranica o masticatoria, dopo il trattamento manuale chiedo sempre un consulto specialistico Odontoiatrico/Ortodontico.
Se il problema provenisse dall’arto inferiore (nella mia casistica il più frequente), sempre dopo aver rimediato a disfunzioni articolari, mi rivolgo ad uno specialista di piedi e postura per definire la strategia da adottare, in special modo nel caso di fascite plantare ricorrente o in soggetti sportivi.

Esistono anche fasciti che debbono essere curate chirurgicamente ma rappresentano la percentuale minore, per questo motivo le ho volutamente omesse. Come si vede, l’approccio terapeutico per essere efficace e per evitare recidive deve essere multi-disciplinare e, ove possibile, interagire con il soggetto (o il suo allenatore) per una profilassi sul campo sportivo e nella vita quotidiana.

A cura del dott. Andrea Cancelli
Specialista in Osteopatia e Riequilibrio Posturale presso Sportmed Ovada

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I nostri approfondimenti non devono assolutamente sostituirsi al parere del medico curante o altri specialisti, a cui è sempre fondamentale rivolgersi prima di intraprendere qualunque percorso di cura.

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